Guido Sgardoli: "Non conosco scrittore che prima non sia stato un grande lettore"
Guido Sgardoli è uno tra i più famosi e premiati autori di racconti per ragazzi in Italia.
Grande lettore sin da bambino, non si dedica subito a quello che poi sarà il suo luminoso destino ma si laurea in medicina veterinaria prima di diventare lo scrittore che tutti conosciamo.
In una mini video-intervista racconta ai ragazzi di Libro Aperto Festival gli albori di questa passione e ci dà qualche interessante consiglio di lettura
Ciao Guido, da bambino qual era il tuo libro preferito? Perché?
Da bambino non avevo un libro preferito in particolare, ne avevo moltissimi.
Quando ci vedremo dal vivo vi racconterò tutto per bene ma intanto vi dico che amavo soprattutto i libri di avventura. Potrei citarvi tutti i libri di Jules Verne, Jack London e anche quelli di Emilio Salgari.
Poi, quando ero in prima media, ho avuto una grande passione per Edgar Alla Poe, un autore conosciuto soprattutto per i suoi racconti horror un po’ bizzarri e se non lo conoscete vi consiglio vivamente di andare a scoprire chi è!
Che consiglio daresti ad un ragazzo che sogna di fare lo scrittore?
È un po’ difficile pensare ad un consiglio da dare ad un ragazzo che sogna di fare lo scrittore perché di consigli ce ne sarebbero davvero tanti.
Quello che mi sento di dire è sicuramente leggere tanto! Non c’è una vera scuola di scrittura se non imparare da quelli più bravi di noi.
Leggere libri già fatti, vedere come si compone una descrizione o un dialogo, capire come è costruita la struttura narrativa delle storie che funzionano. Imparare, insomma, da chi sa scrivere meglio di noi.
Non conosco scrittori o scrittrici che prima non siano stati, e che non lo siano ancora, lettori o lettrici.
Ci vediamo presto a Baronissi ragazzi, viva Libro Aperto Festival!