Giuria Zora - Ecco Gli Autori In Gara
Per la Giuria “ZORA”, composta da ragazzi e ragazze dai 15 ai 19 anni, Libro Aperto ha selezionato tre raccolte poetiche che sfidano i giovani lettori ad indagare il vissuto personale e collettivo a partire da versi che risuonano, irrompono e travolgono.
Venerdì 9 ore 18:00 incontrerà la giuria Alessandro Silva Ferrari, nato a Parma, ha lavorato come biologo cellulare presso l’Università per poi dedicarsi al mondo della comunicazione digitale: ora è creatore di contenuti per blog e profili social di aziende private. Suoi componimenti poetici sono stati selezionati più volte per comparire nella rubrica Poemata di ‘Illustrati’, (Logos Edizioni). Nel 2016, pubblica la raccolta ‘L’adatto vocabolario di ogni specie’ un poemetto civile dedicato alla città di Taranto e al caso dell’Ex-ILVA. Da allora le sue poesie sono state selezionate e scelte in numerosi concorsi e progetti collettivi. “L’arte di allacciarsi le scarpe”, realizzata insieme a Federico Galeotti, è un’opera di grande potenza allegorica, vero e proprio laboratorio espressivo realizzato a quattro mani. Si tratta del racconto in versi e disegni dell’errare, per le vie di un’immaginaria città giapponese, di un poeta i cui sogni sono presagio di quello che sarà il disastro di Fukushima.
Sabato 10 alle ore 17:00 sarà la volta di Mattia Tarantino, giovane napoletano, codirettore di Inverso – Giornale di poesia, membro di redazione di Atelier. Collabora con numerose riviste, in Italia e all’estero, tra cui Buenos Aires Poetry. I suoi versi sono stati tradotti in più di dieci lingue. Ha pubblicato L’età dell’uva (2021), Fiori estinti (2019), Tra l’angelo e la sillaba (2017); ha tradotto Verso Carcassonne (2022), di Juan Arabia e Poema della fine (2020), di Vasilisk Gnedov. “L’età dell’uva” è un libro sui morti. Una lunghissima preghiera perché ci mostrino il solco che divide il loro mondo dal nostro e lo cancellino. Come un breviario laico, conserva e indaga i volti, i nomi e i gesti di chi, con gli occhi chiusi ormai per sempre, ancora e nonostante cammina in mezzo a noi. Un libro di memorie, uno strumento: ogni verso andrebbe sussurrato prima di dormire, per vegliare e custodire, forse un po’ tremando, i morti nella voce e, a poco a poco, imparare a congedarli.
Sabato 10 alle ore 18:00, chiuderà il ciclo di incontri con i giurati ZORA, Giancarlo Cavallo, poeta, scrittore, saggista e traduttore. Autore di numerose raccolte di poesia e di alcuni racconti nelle antologie “Nuovi Narratori Campani” (Guida 1997), ha fondato la Casa della Poesia di Baronissi/Salerno, che dal 1996 ospita e promuove la poesia internazionale in Italia e all’estero. Cura la rubrica Verso Casa. Poeti lontani visti da vicino sulla rivista multimediale Potlatch, con la quale invita alla lettura della grande poesia internazionale contemporanea. “26 – tribute to the twenty six dead women” è un canto, un corale, una cerimonia collettiva, un rituale laico. Accompagnate dai disegni di Emanuela D'Andria e dalla puntuale postfazione di Gianluca Paciucci, le parole di Giancarlo Cavallo sono dedicate alle 26 donne morte nel Mediterraneo e sbarcate a Salerno il 6 novembre 2017 e con esse a tutte le vittime della tragedia immane dell'immigrazione clandestina.